2021. Incontro con l'Autore - Fabio Geda e Enaitollah Akbari

Storia di un figlio. Andata e ritorno

Ci sono incontri che segnano più di altri. E quelli "con gli autori" arrivano davvero fino al cuore e vi prendono dimora. Sono momenti unici e speciali, capaci di illuminare un periodo buio e difficile come quello che stiamo vivendo. Bisogna fare tesoro di queste imperdibili occasioni di scambio, crescita e grande arricchimento.
20 marzo e 27 marzo 2021 sono le date dei due appuntamenti che il Liceo Virgilio ha organizzato con Fabio Geda ed Enajatollah Akbari, con la collaborazione delle classi del Classico, e del Linguistico, del triennio (3B, 3BL, 3CL, 4BL, 4EL, 5AL) e del biennio (1C, 1CL, 2A, 2B, 2DL). Dopo aver letto i due romanzi scritti sulla vita di Enajat, "Nel mare ci sono i coccodrilli", e "Storia di un figlio", tutti gli studenti si sono concentrati su quest'ultimo libro: alcuni, del triennio, hanno selezionato e letto i passi della narrazione che più li hanno colpiti; altri, del biennio, hanno prodotto e presentato un originale booktrailer, tutti, hanno formulato molte domande, che sono state rivolte direttamente ai due autori. Nonostante la distanza fisica, dettata dalle modalità virtuali con cui si è svolto l'evento, Fabio ed Enajat non avrebbero potuto essere più intensi di quanto siano stati: entrambi hanno saputo emozionare e commuovere tutti gli ascoltatori, lasciando in loro un segno. Fabio ed Enajat: scrittore, il primo, "guerriero", per la sua forza e determinazione nell’affrontare le difficoltà e gli estremi pericoli della fuga da un paese in guerra, il secondo, insieme sono capaci di trasmettere messaggi straordinari. I due sono un binomio perfetto, fatto da individui complementari tra loro: è una scrittura, quella di Geda, che si mette al servizio di una storia, quella di Enajat, un racconto di un viaggio in nome della vita, della salvezza, alla ricerca di un futuro luminoso.
In "Storia di un figlio", Enajat rievoca il proprio passato e riflette sul proprio presente, raccontandoli a Fabio Geda, che registra tutto per mettere poi mano al materiale acquisito, dandogli una forma che funzioni sulla pagina. Il suo è, quindi, un lavoro di "traduzione dall’orale allo scritto". Egli non vuole in nessun modo "invadere e corrompere" il racconto, ma anzi, il suo obiettivo è quello di essere un "vetro antiproiettile": Geda vuole proteggere la storia di Enajat, ma farlo in modo assolutamente trasparente, per permettere ai lettori di percepire in maniera più diretta possibile le vicende affrontate dal ragazzo. Lo scrittore si pone, perciò, come un tramite che non altera le informazioni e i messaggi che Enajat, intende trasmettere. E Geda lo fa in modo esemplare, facendo emergere gli aspetti più empatici della storia e mantenendo il punto di vista di Enajat, genuino, profondo, diretto, incisivo e, come ci dice lo stesso Geda, "luminoso e mai pessimista, nonostante il dolore e la sofferenza".
Per gli studenti, i libri si confermano veicolo di insegnamenti profondi, favorendo la riflessione e l'introspezione, ed esperienze come quelle dell'incontro con l'autore arricchiscono, dando l'opportunità di crescere insieme e di coltivare nuove consapevolezze.
Tutti i ragazzi che hanno partecipato rivolgono un caloroso ringraziamento a chi ha reso possibile questi indimenticabili eventi: in primis, alla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Carmen Barbieri, alla Direttrice Amministrativa, Dott.ssa Annalaura Gioia, al tecnico del nostro Istituto, Vincenzo Silvestro, alla responsabile della Libreria Nautilus Coop, Dott.ssa Ilaria Beccari; e, inoltre, alle Prof.sse Mariapia Carosi, Barbara Gavioli, Donatella Gazzoni, Federica Marchi, Lucia Siragusa, Katia Tamassia e Elisabetta Zanardi Lamberti.