Le nostre domande

A cura di Giovanna Bagnasco


Perché non c’è la “no fly zone”? Perché la Nato non interviene nel conflitto?
La "no fly zone" consiste nel vietare il volo sul cielo ucraino (su tutto o in parte) per impedire agli aerei russi di bombardare civili, infrastrutture o unità di combattimento. In passato è stata utilizzata la "no fly zone" in Iraq (1991), Bosnia (1993), Kosovo (1999) e Libia (2011), con un mandato delle Nazioni Unite per le ultime tre.
Le autorità ucraine e molti manifestanti chiedono all'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) di istituire questa "no fly zone". Ma nessuno dei trenta Stati membri della Nato ha finora espresso sostegno a questa misura (che richiede l'unanimità). Per un semplice motivo: impegnando aerei da combattimento contro gli aerei russi che colpiscono l’Ucraina, si farebbe precipitare tutta l'Europa, così come gli Stati Uniti, in guerra – di fatto una guerra mondiale –, con il rischio di scatenare una guerra nucleare. Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti e la Russia evitarono qualsiasi confronto diretto scongiurando una simile catastrofe.

Vuoi sapere cos’è la NATO ?
clicca il link: - https://www.nato.int/nato-welcome/index_it.html -

Cosa afferma l’articolo 5 del trattato di Washington per i paesi membri della NATO?
I membri della NATO si impegnano a proteggersi a vicenda in caso di attacco a un membro dell'Alleanza. Questo è il cosiddetto principio di difesa collettiva, sancito dall'articolo 5 del trattato di Washington. Questo articolo è la pietra angolare dell'Alleanza Atlantica.
In particolare, l'articolo 5 afferma che se un paese della NATO è vittima di un attacco armato, ogni membro dell'Alleanza considererà questo atto di violenza come un attacco armato contro tutti i membri e prenderà le iniziative che ritiene necessarie per assistere il paese attaccato.

Vuoi sapere cos’è l’articolo 5?
clicca il link -  https://www.nato.int/cps/fr/natohq/topics_110496.htm -

Qual è la situazione delle centrali nucleari in Ucraina?
L'Ucraina ha 15 reattori nucleari in funzione in quattro siti. L'impianto di Zaporizhia (nel sud-est del paese), che la Russia ha sequestrato il 4 marzo, è il più grande d'Europa. È un sito strategico: impossessarsene significa controllare circa il 20% della produzione di elettricità del paese. Zaporizhia, che ha sei reattori, è stata colpita da attacchi russi durante la notte dal 3 al 4 marzo. Un edificio ha preso fuoco, sollevando i timori di un enorme disastro nucleare. Dopo diverse ore di incertezza, il sito è stato messo in sicurezza. Il sito, ora controllato dall'esercito russo, è ancora gestito da personale ucraino, ma in condizioni che l'AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) ha descritto come pericolose per la sicurezza dell'impianto.Il sito di Rivne, a ovest, ha quattro reattori nucleari. Due di questi reattori non hanno un recipiente di contenimento, che è progettato per contenere qualsiasi materiale radioattivo che viene rilasciato e per proteggere il reattore da impatti esterni. L'impianto Khmelnytsky, anch'esso nell'ovest del paese, ha due reattori, e il sito dell'Ucraina meridionale ne ha tre. Tutti e tre i siti sono ancora in mani ucraine.La centrale di Chernobyl, dal 24 febbraio occupata dai russi che non hanno permesso ai 100 tecnici manutentori ucraini di tornarsene a casa, è un sito inattivo. La corrente per alimentare i generatori atti a far funzionare i sistemi di sicurezza è stata ripristinata il 13 marzo. Il 9 marzo, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) aveva comunque minimizzato il rischio di perdite radioattive nel sito a causa dell'interruzione di corrente.

Vuoi sapere cos’è l’AIEA?
clicca il link - https://www.iaea.org -

La Russia può essere esclusa dall’ONU? Perché i caschi blu dell’ONU non intervengono in Ucraina?
Secondo l'articolo 6 della Carta delle Nazioni Unite, “un Membro delle Nazioni Unite che abbia persistentemente violato i principi enunciati nel presente Statuto può essere espulso dall’Organizzazione da parte dell’Assemblea Generale su proposta del Consiglio di Sicurezza". Si ricorda che la Russia è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza (insieme a Cina, Stati Uniti, Francia e Regno Unito) e, come tale, Mosca ha il diritto di veto. Senza dubbio Mosca userebbe il suo veto se una tale raccomandazione fosse messa ai voti.
Per predisporre un'operazione di mantenimento della pace, con l'invio di forze di pace, il Consiglio di Sicurezza deve adottare una risoluzione all'unanimità. Anche in questo caso, è chiaro che Mosca porrebbe il veto a tale voto.

Vuoi sapere cosa dice l’articolo 6 della Carta delle Nazioni Unite?

Cos’è un crimine contro l’umanità? Cos’è un crimine di guerra?
È notizia del 3 marzo che la Corte penale internazionale dell’Aia avrebbe aperto un’inchiesta preliminare su possibili crimini di guerra in Ucraina perpetrati dall’esercito russo sulle popolazioni civili.
Bisogna distinguere fra crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Nel primo caso, ci si riferisce all’articolo 7 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, adottato dalle Nazioni Unite nel 1998, per intendere un atto “commesso nell’ambito di un esteso o sistematico attacco contro popolazioni civili, e con la consapevolezza dell’attacco”.
I crimini di guerra sono intesi “in particolare quando commessi come parte di un piano o di un disegno politico, o come parte di una serie di crimini analoghi commessi su larga scala”. Questi ultimi vengono precisati dall’articolo 8 dello Statuto di Roma e indicano “gravi violazioni della Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949”, come ad esempio l’omicidio volontario; la tortura o trattamenti inumani, compresi gli esperimenti biologici; cagionare volontariamente grandi sofferenze o gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute; privare volontariamente un prigioniero di guerra o altra persona protetta del suo diritto ad un equo e regolare processo; deportazione, trasferimento o detenzione illegale; cattura di ostaggi. O ancora: dirigere intenzionalmente attacchi contro popolazioni civili in quanto tali o contro civili che non partecipino direttamente alle ostilità. Molti altri atti sono intesi come crimini di guerra.

Vuoi sapere cosa quali altri atti rientrano nella definizione di crimini di guerra?
clicca il link - https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/586/it