Macchina di Faraday

 

  

Ideata da Faraday negli anni 1845 e seguenti consta essenzialmente di una potente elettrocalamita. Con questa apparecchiatura lavorarono Becquerel, Faraday, Biot, Ruhmkorff, Plucker che tentarono faticosamente di spiegare con una teoria convincente i fenomeni del diamagnetismo. In particolare Faraday collegò tali fenomeni con quelli di induzione ammettendo che in un corpo diamagnetico si producono all'avvicinarsi di una forte calamita delle correnti di induzione sulle quali reagiscono le correnti di Ampere; per cui, trovandosi di fronte poli dello stesso nome vi è repulsione come nei solenoidi. La macchina è di notevolissima importanza teorica, perfettamente conservata e funzionante. Molto rara, è firmata dal torinese G. Nigra, uno dei più importanti costruttori italiani di macchine scientifiche della prima metà del nostro secolo.